domenica 1 luglio 2007

In-Formazia


Certo, da noi è difficile pensare a cose del genere, o meglio, è difficile pensare che vi possano essere persone con una loro propria personalità e, se esistono, le si mettono in condizione di non nuocere, poiché personalità e controllo sono antitetiche nei giochi del potere. Non è raro vedere giornalisti che, invece di informare, tentano di uni-formare, tras-formare i propri lettori dietro la conduzione di guerre a molti incomprensibili. L’imperativo spesso è, promuovere il lettore a disciplinato soldato di guerre d’altri. A volte versiamo lacrime di circostanza per le morti di una guerra voluta, sostenuta e supportata, altre volte, senza rendercene neppure conto, nutriamo un insalubre interesse sul vincitore dell’Isola dei Famosi, facendo passare in secondo piano tutte le vittime delle carneficine che gravano sul mondo. Questo succede anche perché, oggi soprattutto, non si ha più l’abitudine a pensare, ed allora impera il gossip sull’umano malcostume. Dico questo perché nella cornice delineata si stagliano figure strane, straniere. Una giornalista Americana, Mika Brzezinski, si rifiuta di aprire il Notiziario con una news che riguarda la ricca ereditiera Paris Hilton e la sua scarcerazione, anteponendo questo fatto alle morti in Iraq. La giornalista dice di non condividere questa linea editoriale ed in segno di disprezzo tenta di bruciare con un accendino il foglio che riporta il fatto, quindi, fermata nel gesto dal co-conduttore, riesce a gettare il foglio nel tritacarta. Credo che questo possa essere emblematico ed esemplare in una logica di formazione- in-formazione politicamente corretta ed in cui, come diceva il nostro Jovanotti ognuno dovrebbe cercare di.. "essere uomo prima di essere gente”.

Temistocle



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il fatto è banale, ma dimostra come alcune “notizie soft” spesso trovino molto più risalto del dovuto; a volte, come dice Marco Travaglio, per coprire fatti più importanti che si vuol tacere o nascondere ai più. Per fortuna che c’è la Rete dove certe notizie trovano lo spazio dovuto.

Visto che il messaggio lanciato dalla Brzezinskisi è fin troppo chiaro, non aggiungo nessun altro commento. Mi limito solo a postre il video sperando che questo filmato diventi l’emblema del giornalismo in Italia, Paese che secondo la classifica di Freedom House sulla libertà di informazione, stà al 79esimo posto (a parimerito con la Repubblica del Botswana) ed è indicata come partly free!!!

Il grido del gabbiano ha detto...

Hai ragione, la storia ci insegna che è esistita una "strategia della tensione" e, penso di poter dire che tutti noi si sappia a cosa mi riferisco, certe volte invece, per raggiungere gli stessi obiettivi potremmo benissimo coniare un nuovo termine affermando che esiste pure la strategia della dis-tensione. Tendere e distendere sono atti che mirano ad occultare un reale interesse che certo potere non può permettersi di palesare essendo prigioniero lui stesso della propria bulimica megalomania.

Temistocle