domenica 27 maggio 2007

Il condizionale e la politica


Ieri sono andato col babbo di Lino che lui doveva andare in una banca a prendere il libretto dei consegni. E’ bello il libretto dei consegni, basta che c’hai i soldi per comprare una penna e con questa ci scrivi un numero che sono i soldi che vuoi dare a qualcuno che lui dopo ti da qualcosa che tu vuoi. A me e a Lino i consegni non ce gli danno perché ha detto il babbo di Lino che noi siamo piccoli e i consegni gli danno solo a quelli grandi. Infatti ci credo, io e Lino non arriviamo neanche nel buco dello sportello dove c’è uno tutto mezzo incazzato che dopo lui ti deve fare un sacco di timbri tondi in un po’ di fogli e poi dopo ti da i consegni. Allora quando siamo usciti io gli ho detto al babbo di Lino se mi imprestava un foglio di quel quadernino che ci scrivevo un numero per vedere se poi nell’edicola mi davano un gioco che mi piaceva prendere per la Play. Però il babbo di Lino si è messo a ridere e ha detto che non me lo poteva dare perché i soldi sono importanti e io ero troppo piccolo. Poi è arrivato un amico del babbo di Lino e loro dopo si sono messi a parlare che tutti gli vogliono i soldi e loro non ce la fanno più a pagare tutto. Ma come! - Mi sono detto – ha preso i consegni e basta che ci scrive un numero sopra. Ma può darsi che non c’ha la penna per scrivere sui consegni. Io ce l’ho la penna, gliela posso prestare però dopo voglio un foglio anche io. Comunque dopo il babbo di Lino e quall’altro uomo grande parlavano che Loro “lassù” chiedono sempre un sacco di soldi a Loro “quaggiù”. Boh! Io quando vado da Tonino, che è un altro amico mio che stà anche lui “lassù”, lassù lui sta a Fos de Galina, anche lui mi vuole i soldi perché io gli chiedo sempre se mi da le figurine dei Pokemon che noi ci giochiamo ma lui vuole i soldi per le figurine e io non ce li ho, allora mio zio mi ha detto che delle volte bisogna sapere rinunciare alle cose perché non ci si può permettere tutto e non tutto si compera con i soldi. “La salut prima de tut” – dice sempre mio zio Temistocle. Allora io penso che anche i grandi, che come certi preti delle volte predicano bene ma razzolano male, non devono dare più i soldi se non si possono permettere certe cose. Però il babbo di Lino diceva che doveva dare i soldi per comperare le tasse, boh! Io non ho capito cosa sono queste tasse ma, siccome oggi a scuola abbiamo studiato il condizionale ed il congiuntivo che io ci faccio sempre una gran confusione, dico se io ce li avrei i soldi non comprerei le tasse. Ma il babbo di Lino, quando dicevo così mi rideva strano e diceva all’amico grande: “prova a non pagare poi vedrai cosa succede si ferma tutto”. Boh! Io ci proverei a non pagare queste tasse, poi voglio vedere cosa succede, magari solo per dei giorni tanto per vedere cosa si ferma. Si ferma il macellaio dove il mio zio compera la carne? Si ferma l’edicola dove vado a comperare le fugurine dei pokemon? Si ferma Antoni dove andiamo a comperare la verdura? Si ferma la scuola? – qui il babbo di Lino mi ha fermato e mi ha detto: “Ecco, la scuola si ferma” ed io non nascondo che per questa ammissione trovavo sempre più convincente non comprare le tasse. Però poi il babbo di Lino ha detto che si fermano gli eserciti e loro non possono più giocare alla guerra e anche alcuni ospedali si fermano se noi non compriamo le tasse. Allora mi sono ricordato di quel giorno che mi sono rotto il braccio e con lo zio sono andato alcune volte all’ospedale e mi hanno visitato un po’ di volte poi mi hanno ingessato e il mio zio era tutto incazzato perché aveva speso quasi 150 euri e si chiedeva infatti per cosa comprava le tasse. Allora, io proverei a non comprare le tasse per alcuni giorni, poi vedrei cosa si ferma e se quello che si ferma mi serve veramente. Poi guarderei quello che mi serve e quanto mi costerebbe farlo ripartire e se alcune cose che non sono necessarie non si possono comperare, beh non si comperano e non si fanno ripartire. Eh, eh, devo ripassare meglio il condizionale e il congiuntivo perché non me li ricordo bene, però voglio dire che se Voi grandi lo potreste fare allora Voi grandi perché non lo... fessi?
Boh!

Ciao,
Temino

Nessun commento: